Pugliese, Classe 1983, dopo aver frequentato l’IPSSAR di Castellana Grotte, Curri ha lavorato in molte strutture prestigiose come “Relais Masseria Montalbano” di Ostuni , dove tutt’oggi lavora, lo “Sheraton Diana Majestic “e il “Four Season” di Milano, il “Poeta Contadino” di Alberobello(1*Michelin), il “Grand Hotel Riva dei Tessali” di Castellaneta Marina.
A queste esperienze di alto livello, si aggiungono le vittorie a numerose competizioni gastronomiche, tra le pù importanti citiamo:
– Gli Internazionali D’Italia 2015 a Massa Carrara con l’Apulia Cooking Team , 2 medaglie d’oro e Campioni d’Italia 2015;
– “SALON CULINAIRE MONDIAL” 2013 in Basilea con la squadra Nazionale “N.I.C” , 1 medaglia di bronzo e 1 d’argento;
– “VILLEROY & BOCH CULINARY WORLD CUP” 2010 in Lussemburgo con il Regional Team Puglia, 1medaglia d’oro di squadra e terza miglior squadra al mondo;
– “VILLEROY & BOCH CULINARY WORLD CUP” 2006 in Lussemburgo con “team Culinary Taranto”, 1 medaglia di bronzo;
– Gli Internazionali d’Italia 2006/2007/2008 a Massa Carrara, 2 medaglie d’oro e 4 d’argento.
Nonostante la sua giovane età, nel 2012, collabora con la casa editrice il “Raggio Verde” per la realizzazione del libro “Dio ,come ti Olio” e annovera anche docenze presso alcune scuole di alta formazione del territorio. Inoltre nel 2015 la sua voglia di ampliare le sue conoscenze inizia a perfezionarsi anche per quando riguarda il settore sommelier a cui nel 2017 si attesta “Sommelier AIS”.
Come tutti i più grandi interpreti della cucina, Curri parla del suo lavoro e dell’amore sconfinato che confessa di provare per esso. Grazie ai numerosi viaggi, e alla grande curiosità nel conoscere le tipicità dei posti visitati, ama mescolare con sapienza tradizione e innovazione, cercando di esaltare il sapore dei prodotti della terra con nuove tecniche di cottura. La sua creatività si esprime anche nella creazione di nuovi abbinamenti cromatici e di sapori senza tralasciare mai la qualità complessiva del piatto e il suo valore nutrizionale.
Naturalmente Curri non può dimenticare il supporto e l’eredità lasciatigli dai grandi chef maestri che ha avuto durante il suo percorso, la cui prima lezione è stata quella di non perdere l’umiltà e il rispetto per le persone e per il cibo. Perché un grande chef è sempre un grande uomo.